Sarà l’Intelligenza Artificiale il booster della produttività?
La parola a Carlo Cottarelli e ai leader delle aziende, nell’incontro organizzato da Assist Digital a Milano il 15 maggio 2024.
Le impressionanti capacità dimostrate dall'AI Generativa suscitano grandi aspettative non senza qualche preoccupazione. Negli ultimi 25 anni, tuttavia, la diffusione dell’ICT non sempre si è trasformata in crescita della produttività agli stessi livelli riscontrati nel secolo scorso. (in USA 0,4% annuo contro il 2% medio dei 50 anni precedenti). Un chiaro indicatore che l’ICT non ha ancora dispiegato tutto il suo potenziale. Succederà lo stesso anche con l’AI? Cosa possiamo fare affinché l’AI diventi un abilitatore dello sviluppo economico e della crescita della produttività e della competitività delle imprese?
Queste le tematiche affrontate dal Prof. Carlo Cottarelli, keynote speaker dell’incontro organizzato da Assist Digital all'Hotel Hyatt di Milano. L’evento si è svolto davanti ad una platea di oltre 80 executives di alcune delle più importanti aziende del panorama industriale del nostro Paese.
Al dibattito ha partecipato un panel di CEO, tra cui Francesca Gabrielli, CEO di Assist Digital, Mirja Cartia d'Asero, CEO del Gruppo 24 ORE, Monica Iacono, CEO di ENGIE Italia, Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni, e Gabriella Vacca, CTO per l'Italia e Direttrice del Gruppo Enterprise Technology di SKY.
I maggiori esponenti di diversi settori industriali hanno esplorato le potenzialità dell'Intelligenza Artificiale e la sua applicazione nel contesto aziendale, andando oltre la retorica del facile entusiasmo o a quella dell’allarmismo. I leader delle aziende hanno sottolineato le grandi opportunità che le tecnologie AI possono dischiudere, soprattutto nelle aziende “data driven” , insieme ad alcuni temi aperti che richiedono una governance appropriata come la sicurezza, la tutela del copyright, le questioni etiche, il controllo umano. Tuttavia, le cautele verso questi temi non devono far perdere il passo. L’evoluzione tecnologica corre ed è fondamentale adottare un approccio aperto all'integrazione dell'AI per avere un vantaggio competitivo.
Alle aziende quindi il compito cruciale di adeguare il proprio ecosistema, connettere l’innovazione tecnologica alle esperienze e alle capacità umane, contribuire all’evoluzione del mondo del lavoro e al reskilling del personale, facilitare i processi di change management e digital adoption, interagendo anche con il sistema formativo e i percorsi universitari di nuova generazione. E se da un lato è necessaria l’adozione di nuovi modelli operativi capaci di garantire un aumento delle performance produttive, dall’altro è altrettanto importante educare la clientela all’adozione delle nuove tecnologie.
Il dibattito ha messo in luce come l'IA possa diventare un motore di sviluppo per le aziende, sottolineato l'importanza del fattore umano nel supervisionare il lavoro tecnologico, interpretare i dati e prendere le decisioni critiche. Pertanto, rimane fondamentale che i leader aziendali adottino un approccio strategico al cambiamento, introducendo le necessarie azioni di trasformazione dei processi, delle competenze e della cultura aziendale.
Carlo Cottarelli Bio
Carlo Cottarelli è un economista, editorialista e politico italiano. È stato direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale dove dal 1998 ha lavorato anche presso il Dipartimento europeo, il Dipartimento monetario e dei capitali, il Dipartimento Strategia, Politica e Revisione, del quale è anche stato vicepresidente. Inoltre è stato responsabile per lo sviluppo e la pubblicazione di Fiscal Monitor, una delle tre riviste del FMI. Ha scritto diversi saggi sulle politiche e le istituzioni fiscali e monetarie, libri sull'inflazione, sulla politica monetaria e sui tassi di conversione. Nella sua carriera ha lavorato nel servizio studi della Banca D’Italia, dipartimento monetario e settore finanziario, e dell'ENI. Si è laureato in scienze economiche e bancarie presso l’Università degli Studi di Siena e ha conseguito il Master Universitario in Economia presso la London School of Economics. Dal 30 ottobre 2017 è direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell'Università Cattolica di Milano. Dal settembre 2017 è visiting professor presso l'Università Bocconi di Milano, dove tiene un corso di Fiscal Macroeconomics.